Erano 34 i posti letto che l’Ospedale di Suzzara in fase di emergenza ha messo a disposizione per ricevere pazienti Covid positivi provenienti dall’area intensiva dell’ASST di Mantova.Era il mese di marzo, quando il picco dell’epidemia ha coinvolto tragicamente il territorio. Un supporto al Servizio Sanitario Nazionale che ha comportato una riorganizzazione interna, con la divisione delle aree ospedaliere per isolare i reparti dedicati ai pazienti Covid, e la formazione del personale impiegato dotato dei dispositivi di protezione individuale necessari, secondo quanto stabilito dalle linee guida OMS e dalla Regione.

Un periodo altamente impegnativo in cui l’Ospedale ha contribuito con il servizio pubblico ad affrontare l’epidemia. Ricevendo pazienti Covid-19 negativi da Mantova ha infatti consentito al Carlo Poma di preparare ulteriori aree a maggior intensività di cure. Gradualmente sono arrivate le prime dimissioni, fino allo svuotamento dei due reparti.

Dall’11 maggio, l’Ospedale di Suzzara ha ripreso l’attività ambulatoriale con regole di accesso e di fruizione dei servizi nel rispetto della sicurezza e della tutela della salute di tutti, pazienti e operatori.
Tra le principali novità:

  • la possibilità di accedere all’ospedale solo su appuntamento
  • con il servizio salta la coda, disponibile on line e per telefono, per l’accesso al front office o tramite la prenotazione telefonica della prestazione: gli orari del centralino sono stati ampliati in modo da facilitare i cittadini su questo fronte
  • la segnaletica che consente di avere in ogni momento la percezione della distanza di sicurezza da mantenere
  • i referti degli esami sono tutti disponibili on line evitando così il passaggio in ospedale